Le risposte non vengono ogniqualvolta sono necessarie, come del resto succede spesse volte che il rimanere semplicemente ad aspettarle sia l’unica risposta possibile.
José Saramago, Cecità
Le degustazioni alla cieca rappresentano sempre una sfida: e come tutte le sfide sono contemporaneamente affascinanti e crudeli.
È vero, espongono al rischio di figuracce colossali, ma hanno l’enorme vantaggio di sgombrare la mente delle troppe sovrastrutture cha a volte il vino si porta dietro, lasciando spazio e tranquillità per tuffarsi nel profondo del calice per cercare di coglierne tutti gli aspetti, anche quelli più reconditi.
E, particolare non trascurabile, spesso regalano belle sorprese.
È quello che è successo recentemente, quando un amico ha proposto il Langhe Nebbiolo del millesimo 2016 nell’interpretazione di tre produttori: due nomi storici come Bartolo Mascarello e Giuseppe Rinaldi e l’emergente Cascina Fontana.
Evito descrizioni lunghe (e noiose), così come evito di soffermarmi sull’ormai celebratissima 2016. Mi limito a poche considerazioni.
La bottiglia di Mascarello – secondo me quella con l’etichetta più bella tra le tre, ma questo sarebbe un altro discorso – non era in forma, probabilmente a causa di una non perfetta tenuta del tappo. Già il colore, non brillantissimo, lasciva intuire il velo di stanchezza che appannava ma non nascondeva del tutto una grande materia e una delicata finezza. Peccato.
Il vino di Rinaldi ha rivelato una composta struttura: elegante e di grande persistenza. Appagante e già buonissimo, ma con una prospettiva di evoluzione importante. Un’interpretazione del nebbiolo e dell’annata rigorosa, al limite dell’austerità: coerente con il credo e soprattutto la personalità del produttore.
Ma la vera sorpresa è stato il vino di Cascina Fontana, sicuramente il più fresco e integro del terzetto, con una facilità di beva sorprendente, nonostante struttura e complessità. Anche in questo caso una bottiglia da dimenticare in cantina senza timore.
Per concludere ci sarebbe da parlare del prezzo delle singole bottiglie. Ma, sia perché sono state offerte, sia perché è volgare parlare di soldi, ne parlerò in un’altra occasione. Forse.